Quali sono le categorie delle merci pericolose?

Abbiamo ampiamente parlato dell’importanza della tracciabilità del trasporto di alimenti e farmaci per la sicurezza dei consumatori. Ma esistono anche altre categorie di merci che richiedono particolare attenzione. Parliamo delle merci pericolose, ossia merci che per la loro natura, possono produrre danni ambientali o alla salute delle persone. Ma quanto sappiamo davvero su queste merci?  Facciamo il punto sulla questione.

Le merci pericolose sono suddivise in 13 classi.
A ciascuna classe è associato un determinato pericolo, le principali sono:

    1. Infiammabili
    2. Esplosive
    3. Corrosive
    4. Radioattive
    5. Tossiche
    6. Infettive
    7. Ossidanti

In Europa il trasporto di merci pericolose è regolamentato da diversi accordi: l’ADR per la strada, il RID per le ferrovie e l’ADN per le vie navigabili interne. Le procedure operative per il trasporto su strada sono regolate dall’Accordo ADR, il cui ultimo aggiornamento è entrato in vigore il 1° gennaio del 2013.

 

ADR: la normativa che regola il trasporto di merci pericolose

ADR: la normativa che regola il trasporto di merci pericolose

L’Accordo Internazionale per il Trasporto di Merci Pericolose su Strada è la norma che regola il trasporto su strada delle sostanze pericolose; attiva dal 1965, ad oggi comprende 45 paesi. L’accordo specifica sia le merci pericolose il cui trasporto internazionale è proibito sia le merci pericolose il cui trasporto internazionale è autorizzato.

Il testo dell’ADR, costituito da 17 articoli che sanciscono i principi normativi e le procedure di adesione, applicazione e revisione dell’accordo, viene regolarmente aggiornato ogni due anni, per tener conto dello sviluppo tecnologico e delle nuove esigenze del mondo del trasporto.

L’accordo ADR si basa sulle “Raccomandazioni ONU” elaborate da un comitato di esperti e approvate dal consiglio economico sociale dell’ONU.

Le disposizioni dell’accordo ADR comprendono:

  • classificazione delle sostanze pericolose;
  • metodi di prova;
  • disposizioni su costruzione e prova degli imballaggi e delle cisterne;
  • condizioni di imballaggio delle merci;
  • marcatura ed etichettatura dei colli;
  • placcatura e marcatura dei mezzi di trasporto;
  • struttura dei veicoli e delle cisterne;
  • requisiti per il trasporto e documenti di viaggio;
  • abilitazione dei conducenti utilizzo dei mezzi di trasporto;

Il testo completo della normativa è disponibile sul sito del Ministero dei Trasporti qui.

Chi sono i soggetti coinvolti?

L’intero processo di trasporto coinvolge 7 soggetti che devono rispettare obblighi e responsabilità delineati nel documento.

Le responsabilità delle figure coinvolte sono aggiornate ogni due anni.

1: Il primo soggetto è l’impresa che spedisce merci pericolose per conto proprio o per conto terzi ed è considerata speditore;

2: L’impresa che esegue il trasporto con o senza contratto di trasporto è identificata come trasportatore;

  1. Il trasporto con contratto di trasporto identifica come destinatario il soggetto terzo designato, conformemente alle disposizioni applicabili al contratto di trasporto. Se il trasporto si esegue senza contratto di trasporto, il destinatario è l’impresa che prende in carico le merci pericolose all’arrivo;
  2. L’impresa che carica merci pericolose imballate, piccoli container, cisterne mobili, CGEM, container-cisterna o una cisterna mobile su un veicolo è considerata caricatore;
  3. L’impresa che riempie con le merci pericolose gli imballaggi è nominata imballatore;
  4. L’impresa che riempie con merci pericolose una cisterna di qualsiasi tipo o un container di qualsiasi dimensione anche per il trasporto alla rinfusa è identificata come riempitore;
  5. L’impresa che rimuove un container o una cisterna di qualsiasi tipo e dimensione da una MEMU, da un CGEM o da un veicolo è inteso come scaricatore.

In caso di non osservanza della normativa sono previste sanzioni fino ad 8.000 euro e la sottrazione di punti dalla patente.

 Il ruolo del consulente per la sicurezza del trasporto

 Il ruolo del consulente per la sicurezza del trasporto

Ogni impresa incarica uno o più consulenti per la sicurezza del trasporto di merci pericolose, che hanno l’importante compito di prevenire i rischi per tutta la catena logistica. Le funzioni del consulente per la sicurezza, da adattare alle attività dell’impresa, sono:

  1. Verificare l’osservanza delle disposizioni in materia di trasporto di merci pericolose;
  2. Consigliare l’impresa nelle operazioni riguardanti il trasporto di merci pericolose;
  3. Esaminare le procedure volte a far rispettare le prescrizioni relative all’identificazione delle merci pericolose trasportate;
  4. Analizzare le prassi dell’impresa circa i requisiti relativi alle merci pericolose trasportate;
  5. Assistere alle procedure di verifica delle attrezzature utilizzate per il trasporto di merci pericolose o per le operazioni di carico o scarico;
  6. Constatare il possesso, da parte del personale interessato dell’impresa, di un’adeguata formazione registrata e delle procedure operative e istruzioni dettagliate;
  7. Studiare l’applicazione di procedure d’emergenza adeguate agli eventuali incidenti o eventi imprevisti che possano pregiudicare la sicurezza durante il trasporto o le operazioni di carico-scarico;
  8. Condurre un’analisi o redigere relazioni sugli incidenti, gli eventi imprevisti o le infrazioni gravi constatate;
  9. Introdurre misure di sensibilizzazione e far attuare misure appropriate per evitare il ripetersi d’incidenti, eventi imprevisti o infrazioni gravi;
  10. Verificare la presenza, a bordo dei mezzi di trasporto, dei documenti e delle attrezzature di sicurezza che devono accompagnare il trasporto e la loro conformità di tali documenti e attrezzature alle regolamentazioni;
  11. Verificare l’esistenza del piano di security;
  12. Redigere una relazione annuale, destinata alla direzione dell’impresa o eventualmente a un’autorità pubblica locale, sulle attività dell’impresa per quanto concerne il trasporto di merci pericolose. La relazione è conservata per cinque anni e, su richiesta, messa a disposizione delle autorità nazionali;

 

Come rispettare l’accordo ADR?

Per garantire che il trasporto di questo particolare tipo di merci avvenga nel rispetto delle norme, ci vengono in aiuto alcune tecnologie di ultima generazione. Esistono infatti sensori e piattaforme web, che permettono di monitorare le condizioni delle merci in ogni fase del trasporto.
FROSTED è un modello di servizio innovativo per il controllo del carico merci, che sfruttando la tecnologia GPRS o la Blockchain permette di controllare lo stato dei prodotti e del mezzo, rendendo il trasporto più sicuro, economico e sostenibile.  Grazie a questo servizio gli attori della catena logistica possono collegarsi da remoto per verificare le performances del trasporto e ricevere allarmi in tempo reale in caso di anomalie.