Cos’è la Catena del freddo?
La catena del freddo è il ciclo attraversato da tutti i prodotti, alimentari e farmaceutici. Questi prodotti, dal produttore al consumatore, hanno bisogno di una temperatura costante. Ciò preserva qualità, igiene e sicurezza.
Perché è importante garantire la catena del freddo?
È fondamentale controllare la temperatura, durante tutte le fasi della supply chain. L’obiettivo è ridurre il rischio di shock termici. che possono alterare le proprietà organolettiche dell’alimento o del farmaco. La rottura della catena del freddo, infatti, provoca il deterioramento del prodotto e la riduzione della durata. A risentirne sarebbe il consumatore, in termini di qualità e sicurezza. Ma quindi di chi è la responsabilità?
Osservando l’infografica che abbiamo creato, il rispetto della catena del freddo è diviso in più fasi e coinvolge più persone dalla produzione sino al consumo.
In base alla tipologia del prodotto, è responsabilità del produttore garantire il mantenimento delle temperature ideali e delle condizioni igieniche di eventuali contenitori e/o imballaggi in cui viene conservato il prodotto. Nella fase di trasporto della merce deperibile sono coinvolti il produttore, il trasportatore e la compagnia del mezzo refrigerante, il fornitore.
Infatti, nonostante una maggiore sensibilità verso le regolamentazioni europee e lo spreco alimentare, frequentemente vengono sequestrate tonnellate di cibo o farmaci di ignota provenienza, in pessime condizioni igienico-sanitarie, stoccati in ambienti non adeguati, con presenza di evidenti segni di alterazione o con date di scadenza superate, per un valore di milioni di euro.
La Piattaforma FROSTED di FSTT consente di rispondere a questa emergenza tracciando in tempo reale lo stato di conservazione della merce deperibile e controllo dei sistemi refrigeranti.

Quali prodotti sono sottoposti alla catena del freddo?
Prodotti alimentari
Partiamo dai tanto discussi alimenti surgelati, cosa si intende esattamente con questo termine? La risposta ci è data dal Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n. 110, che li definisce:
“sottoposti ad un processo speciale di congelamento, detto “surgelazione”, che permette [. . .] di mantenere la temperatura del prodotto in tutti i suoi punti, ininterrottamente a valori pari o inferiori a -18°c”. Durante il trasporto sono tuttavia concesse brevi oscillazioni verso l’alto, non superiori a 3° C.
Il decreto stabilisce, inoltre, che:
“I veicoli ed i contenitori – adibiti al trasporto degli alimenti surgelati – e gli armadi e banchi frigoriferi destinati alla vendita di tali prodotti devono essere muniti dei necessari dispositivi intesi a garantire il mantenimento della temperatura.”
I prodotti alimentari non surgelati invece, hanno ciascuno una propria temperatura di riferimento. Tra i principali ricordiamo: carni: +7°, burro: +6°, prodotti freschi: +5°, latte: +4° , pesce: +2°, gelati: -22°.
Prodotti farmaceutici
Non dimentichiamo che anche i farmaci esigono il rispetto di una catena del freddo. Molti vaccini ad esempio devono essere conservati trai 2° C e gli 8 °C. Facciamo riferimento alle “Linee guida del 5 novembre 2013”. Tali indicazioni, sulle buone pratiche di distribuzione dei medicinali per uso umano, si basano sulla direttiva comunitaria 2001/83/CE:
“Tutti gli operatori, trasportatori compresi, sono tenuti al rispetto rigoroso delle condizioni di conservazione riportate in etichetta [. . .] È opportuna, in fase di distribuzione, la presenza di un sistema di rilevazione, possibilmente esterno, che permetta la verifica della temperatura sui mezzi di trasporto.”
Come garantire una corretta gestione della catena del freddo?

Il controllo della filiera produttiva dal produttore alla consumatore è essenziale per offrire qualità e sicurezza. La digitalizzazione per il controllo della catena del freddo è fondamentale proprio per evitare il deperimento delle merci. Sensori, sistemi e piattaforme web permettono di monitorare costantemente le variabili che possono incidere sulla qualità del prodotto all’interno delle celle frigorifere.
La centralina FROSTED di FSTT permette un’analisi accurata delle condizioni di trasporto e di stoccaggio della merce deperibile oltre il controllo e la supervisione del sistema refrigerante. Tutti gli attori della catena possono collegarsi e ricevere, in caso di anomalie, allarmi in tempo reale. I vantaggi in termini di costi e sostenibilità ambientale sono indiscutibili.
Un vantaggio sicuro, economico e sostenibile. In linea con la strategia europea per operare in piena sostenibilità ambientale evitando il deperimento delle merci e lo smaltimento dei rifiuti.