Nel nostro blog parliamo sempre della catena del freddo. Abbiamo dedicato articoli sui rischi che si corrono nel caso in cui la catena del freddo di alimenti e farmaci venga interrotta.

Può capitare che il prodotto trasportato posso essere gettato e/o sequestrato e che vada sprecato.

Ma a livello amministrativo, cosa succede se si interrompe la catena del freddo?

In questo articolo parliamo proprio di regole e sanzioni della catena del freddo.

Regole & Sanzioni

Secondo l’Art. 6, c. 8 del D.Lgs. 193/07:

“La mancata o non corretta applicazione dei sistemi e/o delle procedure di autocontrollo basate sui principi del sistema HACCP è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da €1.000 a €6.000”.

Seppure la catena del freddo debba essere applicata a tutti gli alimenti, per i surgelati e i farmaci occorre una cura particolare. Gli alimenti surgelati, infatti, non devono mai trovarsi a temperature che superano i -18°C, come puoi leggere qui, per non perdere le proprie proprietà, ma anche perché verrebbe meno la data di scadenza. Il prodotto sarebbe esposto a una deteriorazione più rapida. I farmaci, invece, per essere efficaci devono essere conservati a temperature ben definite, ad esempio per i vaccini viene richiesta una temperatura compresa tra 2 e 8°C.  Puoi trovare altre informazioni a riguardo qui.

Per esempio l’EFSA, ovvero European Food Safety Authority, ha disposto alcune regole sulla sicurezza alimentare. Il mantenimento della catena del freddo è uno dei principi e requisiti fondamentali della normativa UE in materia di igiene dei prodotti alimentari.

Qui di seguito elenchiamo alcuni alimenti con il riferimento alla normativa per la conservazione e il trasporto.

Come certificare la catena del freddo?

La risposta è molto semplice: attraverso la registrazione delle temperature prevista obbligatoriamente dal manuale di autocontrollo per le attività alimentari.

Andiamo ad analizzare per esempio il rispetto della catena del freddo in un ristorante.  La conservazione di merci deperibili (es. carne, pesce) a temperatura controllata costituisce una fase indicata come CCP (Punto Critico di Controllo) e richiede pertanto un monitoraggio della temperatura di conservazione. Per permettere un controllo continuo le attrezzature quali celle refrigerate, congelatori ecc. sono provvisti di termometri. Uno strumento che aiuta nel mantenimento della catena del freddo è, ad esempio, la centralina FROSTED. Qualora uno degli apparecchi frigoriferi registri una temperatura non conforme, dovrà essere compilata apposita scheda di non conformità legate alla cattiva conservazione o alla causa della mal conservazione.